"PREFAZIONE"
Trascrivo questa ricetta, in memoria della gentildonna, che ho conosciuto...la sig. FRANCESCA. Le sue ricette le detto a voi senza cambiare nulla...così come sono...per me e un grande onore inserirle nel mio blog....lei amava molto trasmettere le sue idee...pur di aiutare chi non sapeva muoversi in cucina. Anche se sembra strano ciò che vi dico, a quei tempi, lei aveva un passo in più degli altri, per la sua semplicità riusciva a insegnare in modo rapido ma efficace, tutte le persone che non sapevano neanche mantenere in mano un cucchiaio. A dedicato buona parte della sua vita a questo, era riuscita ad aprire una scuola d'insegnamento, ma non durò molto, il DIO LA VOLLE CON SE. Di lei sono rimaste solo le sue ricette, ed io sono triste per questo, non riuscii ad acquistare tutta la serie, o solo una parte di esse e tutte quelle che ho ve le trascriverò una alla volta......Grazie FRANCESCA
"COSA VI SERVE"
manipolazione...se potete...se no vi aiutate con un impastatrice....
una padella a bordi alti di acciaio inossidabile a triplo fondo o di ghisa..
una schiumarola
un riga limoni
"INGREDIENTI X LA PASTA"
750gr di farina
6 uova fresche
50gr di burro
1/2 guscio di uova di liquore anisetto
1/2 guscio di brandy
buccia di limone grattugiata fresco
un pizzico di sale
"INGREDIENTI X LA DECORAZIONE"
500gr di miele grezzo
200gr di zucchero
la buccia di una arancia fresco
75gr di zucca, cedro e arancia canditi
70gr di confettini all'anice colorati e cannellini bianchi
"ESECUZIONE"
Si mette a pioggia la farina sul tavolo, lasciandone da parte un po' ed al centro mettete il burro tagliato a pezzetti, l'anisetto,il Brandy ed il pizzico di sale. Cominciate ad impastare, mettendo un uovo per volta e man mano assorbite tutti gli ingredienti con la farina.
L'impasto dovrà risultare un po' morbido della normale pasta all'uovo e questo per la presenza del burro e dei liquori. Lavorate detta pasta per circa una buona mezzo ora sbattendola anche energicamente sul tavolo, fino a quando non avrà assunto un aspetto morbido e vellutato e tagliando l'impasto non vedrete che in questo vi saranno dei piccoli buchi; mettetela a riposare per circa due ore coperta in luogo riparato. Trascorso questo tempo, dividete la pasta in piccoli pugni, tenendo al riparo quella ancora non usata che metterete in una busta di celofan. Da questi pugnetti tirate prima con le sole mani e poi sul tavolo dei bastoncini grossi quanto dei grissini sottili e da questi ricavate man mano gli struffoli che non dovranno essere più grandi di un cecio. Terminata tutta l'operazione iniziate la frittura. In una padella piuttosto grande che sia di di quelle a triplo fondo di acciaio inossidabile, o di ghisa, a bordi alti mettete abbondante olio, circa tre quarti di litro e portare l'olio a calore medio. Iniziate la frittura gettando come quantitativo ogni volta il fondo riempito di struffoli di un piattino da frutta e friggete gli struffoli a fuoco medio ma sempre a calore costante. Se la pasta sarà stata da voi ben lavorata vedrete che gli struffoli si gonfieranno riempiendo tutto il fondo della padella. Si avrà l'inevitabile inconveniente che l'olio formerà molte bolle con il pericolo che possa uscire fuori della padella; perciò occorre che la padella sia a pareti piuttosto alti mentre avrete la cura di soffiare su queste bolle e di rompere girando continuamente gli struffoli con la schiumarola. Dopo la frittura, in una pentola da 6 lit. mettete il miele con lo zucchero e due dita d'acqua, fate sciogliere tutto il composto sul fuoco, sempre a calore moderato e lasciate cuocere per circa 10 minuti fino a quando non vedrete che una goccia fra le vostre dita comincerà ad attaccarsi. Togliete a questo punto la pentola dal fuoco e poco per volta mettete gli struffoli con la buccia dell'arancia fresco tagliato a sottilissime strisce con un riga limoni, mescolate con delicatezza per ottenere che gli struffoli siano ben imbevuti del miele: disponeteli su un piatto tondo e, con le mani bagnate, anche un po premendo, ottenete una bella ciambella che guarnirete con i canditi tagliati, a piccoli pezzi, i confetti e i cannellini.
Io penso che non esista un dolce più allegro all'aspetto di questo per un buon Natale.
"BUONA VITA"
Mi hai fatto piangere leggendo il tuo commento sul faro non sono stato capace di trattenermi noi del faro la ripiangiamo tanto, era una amica del faro ha portato tanta allegria...
RispondiEliminaOra lasciamola riposare in pace... Nessuno dimenticherà mai il suo sempre buon umore.
Tomaso