martedì 5 novembre 2013

"BIANCOMANGIARE"



PREFAZIONE:
Cari follower, oggi vi delizio con una ricetta semplice che volevo fare da tempo perché mi ricorda molto la mia infanzia vissuta in modo indelebile dove tutto era terso, pulito, nell'aria c'era quell'odore di fior d'arancio e di gelsomino che purtroppo, oggi, non si sente più. Il colore candido di questo biancomangiare rispecchia in tutto e per tutto quel periodo in cui si faceva gran festa quando sapevi che tua mamma o tua nonna ti annunciava di fare un dolce se facevamo i bravi. AZ!E chi si muoveva! Eravamo così felici perché non era da tutti i giorni che si potesse mangiare un dolce, quindi diventava un' avvenimento tale da creare un' atmosfera così magica che ancora oggi ci portiamo dentro chi a vissuto, come me, quei momenti di grande serenità e spensieratezza accontentandoci di piccole cose che per noi diventavano tanto grandi. Sono molto fortunato di avere vissuto la mia infanzia in questo modo, ringrazio il Signore ancora oggi perché sono cresciuto diventando un uomo forgiato da tanti valori che oggi si sono quasi estinti...anzi nun c stann chiù!!
Le ricette di questo biancomangiare c'è ne sono in giro tante, io ho scelto quella cagliaritana la via di mezzo tra quella valdostana e quella siciliana. In quella valdostana usano il latte di mucca mentre in quella siciliana usano il latte di mandorle, in quella cagliaritana usano il latte, l' amido e la scorza di limone, quindi non ho fatto altro che aggiungere una fialetta d' aroma di mandorle, della Pane Angeli che la trovo eccellente, così facendo ho racchiuso, nella ricetta mia, un po' tutti i sapori e gli ingredienti di queste tre Regioni. Ovviamente le varianti e le aggiunte ne sono tante; chi mette cannella, chi mette gocce di cioccolato, chi mette pistacchi, chi mette acqua di fior d' arancio e bacche di vaniglia o scorze d' arancia grattugiate, chi aggiunge la panna e gelatina in fogli per dargli un po' di leggerezza, o addirittura mettere nello stampo dei savoiardi inzuppati di caffè prima di aggiungere sopra la crema per poi farla raffreddare in frigo. Non vi resta che adeguare i vostri gusti a questo semplice budino per creare un dessert nuovo non prima di averlo gustato così come è nato.
COSA VI SERVE:
Uno stampo da budino
Una pentola bassa
Una frusta
INGREDIENTI:
1 l di latte intero fresco alta qualità a temperatura ambiente
100 g di amido di mais
200 g di zucchero semolato
La scorza grattugiata di 1 limone
1 fialetta  di aroma di mandorle della Pane Angeli
ESECUZIONE:
Aggiungere direttamente nella pentola l'amido, lo zucchero e mischiare con la frusta.
Aggiungere il latte piano mescolando senza fermarvi finché si scioglie l'amido e lo zucchero e non si saranno formati dei grumi. Aggiungete la buccia del limone e mettete sul fuoco con la fiamma medio bassa girando con la frusta senza fermarvi sempre nello stesso modo. Appena vedrete che incomincia a ispessirsi allontanate dal fuoco, non dovete fare arrivare al bollore. Travasate subito questa crema nello stampo che avrete bagnato con acqua. Fate intiepidire, quasi freddo, e poi trasferite lo stampo nel frigo a raffreddare per 3-4 ore o anche tutta una notte. A questo punto, toglietelo dal frigo e attendete 5 minuti prima di rivoltarlo su di un piatto da portata, guarnite come più vi piace e servite freddo. 
"BUONA VITA A TUTTI"        


        



19 commenti:

  1. questo tuo raccontomi addolcisce il cuore ....e chissà il budino invece cosa addolcirà ... da provare ...che poi è un peccato mangiarlo ... ma dimmi l'hai mangiato??? che peccato guastare questa composizione .... semplice ma ricercata nello stesso tempo ... se la tua infanzia profuma di gelsomino e fiori d'arancio la mia profuma di maritozzi, cresciole castagnole dal sapore d'alkermes della riviera romagnola .... e si se si era brave ... si aiutava in casa da brave donnine piegare i panni , lavare i piatti ed aiutare in cucina a preparare i cappelletti o gli strozzapreti ed io in prima fila perchè ci sta un assaggino intanto ci scappava ...che bello però trovare queste similitudini ... a presto un abbraccio ... giusi_g

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    1. Di sicuro il palato e l'anima, certo che lo mangiato e peccato non farlo! Anche la tua infanzia deve essere stata meravigliosa, vissuta in questa terra romagnola che io adoro tanto. E bello davvero essere in sintonia con le stesse similitudini. Grazie di cuore Giusi^^ Ricambio l'abbraccio con affetto...a presto..Lucio!

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  2. Parole Sante! Un tempo si era felici con poco e niente, ora con tanto o tutto si è infelici. Ma nella mia sfortuna, sono felice che mia figlia non si puó dire che sia viziata. Faccio fatica anche a comperarle scarpe o vestiti. Il mangiare non le manca. Se ho poco la pastina le va bene. Bella ricetta se non ti scoccia appena riusciró la posteró ma con qualche modifica. A presto.

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    1. Hai una figlia adorabile e quindi non pensare e ritenerti sfortunata, lascia alle spalle il passato e vivi solo di ricordi belli. Se ti raccontassi la mia vita non pronunceresti più la parola sfortuna. Come vedi sono qui e cerco di acchiappare tutti quei momenti belli che la vita ci regala anche se di poco ho forse meno di te, basta accontentarsi e si vive felice senza guardare chi sta meglio di noi, ma guardando chi sta peggio di noi e aiutandoli con quel poco che possiamo dargli perché loro si che si accontentano di meno di quello che abbiamo noi! Grazie di cuore Rita aspetto con ansia la tua ricetta! Con tanto affetto ti saluto cordialmente e sto qui sempre a tua disposizione per condividere non solo le ricette ma soprattutto i momenti di vita quotidiana! Ciao Rita e non ti abbattere mai..ricordalo!!

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  3. Ciao ,sai che questa delizia non l'ho mai mangiata..
    devo rimediare!!

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    1. Ciao Enza, da tempo che non ci sentiamo, mi fa tanto piacere risentirti! Rimedia subito a chi aspetti!! Grazie di cuore Enza!

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  4. buonooooo!!!!! Lucio domani lo rifaccio per i miei pargoli, lo voglio fare monoporzione, che dici saranno carini tutti i biancomangiare piccolini??
    baci

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    1. Certo che li puoi fare e di sicuro sono apprezzati da i tuoi pargoli. Se sono piccoli ti consiglio di sostituire l'aroma di mandorle con l' estratto di vaniglia e scorza di limone grattugiata solo per un fatto di gusto essendo bambini può darsi che non piace questo aroma. Grazie di cuore^^! Bacioni anche per te.

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  5. Hai proprio ragione Lucio, quelli erano tempi limpidi dove le cose più semplici erano viste come un bellissimo regalo, questo tuo dolcino è semplice ma sa di casa e di famiglia, buona giornata!!

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    1. Grazie di cuore Maria Luisa, stiamo in sintonia su questo^_^! Bacioni!

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  6. Lucio grazie per la ricetta, ho sentito spesso parlare del biancomangiare, ma non l'ho mai mangiato. Anch'io da tempo volevo farne una ricetta ma ora tu mi hai risolto il problema, per me sei una garanzia e se dici che questa è la ricetta giusta mi fido. I ricordi della fanciullezza non ci devono abbandonare mai anzi seguirci nell'anima e nella mente. Nelle mie ricette c'è molto della tradizione di famiglia e spesso lo racconto ai miei due piccini che adorano cucinare con me. Io attendevo che arrivasse la domenica perché la mattina mia nonna veniva a casa nostra per preparare la pasta fresca ed il dolce di fine pasto. Noi nipoti vigilavamo ed imitavamo le sue dimistichezze culinarie. Bei ricordi, bei profumi impressi nella mia mente,che oggi cerco di tramandare ai bambini insegnando loro ciò che è stato insegnato a me. Bacioni Lucio, sei un romantico e nostalgico amicone. A presto.

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  7. Grazie di cuore Stefania, ti ammiro tanto come madre e come donna per il fatto che insegni ai tuoi figli queste tradizioni tramandate raccontandole mentre impasti un dolce. Questo che tu fai è un dono preziosissimo per i tuoi figli che sarà la base della loro vita continuando a mantenere sempre vive le vostre tradizioni per gli anni avvenire. E questa ricetta fa parte appunto di queste tradizioni, e un budino semplice da fare, allora non cerano quelli preconfezionati, molto genuino e nutriente così siamo cresciuti forti e sani!Grazie tanto Stefania per questo tuo racconto che rafforza di più il mio essere romantico e nostalgico riportandomi indietro nel tempo con tenerezza. Spero che quello che raccontiamo e mostriamo con le nostre ricette rimarrà come esempio alla generazione futura di come si viveva felici e sereni con tanta semplicità nel nostro tempo. Bacioni affettuosi anche per te^^ a presto.

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  8. Ciao Lucio, ma che bello il tuo biancomangiare, proverò anche questa versione, sei stato bravissimo, bella decorazione, originale e golosa!!!!
    Un abbraccio e felice serata!!!

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    1. Grazie di cuore Lory sei sempre affettuosa e gentile. Questo bianco mangiare era il budino della nostra infanzia siamo cresciuti così. Con la tua fantasia, che non ti manca, puoi farlo come più ti piace aromatizzarlo con l'aroma che vuoi, puoi aggiungere dell' arancia candita, puoi fare una bella colata di cioccolato fuso e morbido e decorarlo con panna o mangiarlo con un altro tipo di biscotto come il savoiardo ecc.. ti puoi sbizzarrire come ti pare ma ti consiglio di provarlo prima così per capire il sapore e la sua semplicità. Due abbraccioni per te e felice vita.

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  9. Caro Babbà adoro le ricette dell'infanzia soprattutto quando la si è vissuta nel migliore dei modi e si portano dentro di sè ricordi bellissimi :D Complimenti sembra delizioso e goloso!

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    1. Grazie di cuore Luna^^!!Provalo per un dopo cena con amici fatto in piccoli stampini accompagnato con biscotti ricoperti di cioccolato come i waffers che ho messo ma ricoperti.

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  10. Ciao!
    Ma che delizia hai preparato!!!
    Un dolce di una delicatezza incredibile,
    sia per quanto riguarda gli ingredienti,sia per quanto riguarda i ricordi, viv,sempre in ognuno di noi!
    Complimenti Lucio e alla prossima!

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    1. Grazie di cuore Antonella!! I ricordi sono dei doni preziosi che li dobbiamo tenere custoditi sempre nei nostri cuori per poterli far riviverli raccontandoli a nostri figli e alla generazione futura. Solo così potranno capire come vivevamo quei momenti di estrema felicità accontentandoci di piccole e semplici cose. Bacioni affettuosi tutti per te ricambiando i tuoi complimenti...a presto.

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  11. Ciao Lucio è da tanto che non ti sento. Come sempre romantico e sentimentale come piace a me, leggo un pò della mia infanzia, io la mattina di domenica mi svegliavo con il profumo del ragu' fatto da Nonna Flora, allora la colazione con latte e pane imburrato, veniva sostituita ra' u' pann cà sarza. E ce buono che era di prima mattina....ricordi ricordi. Bellissima questa ricetta, non l'ho mai fatta e dalla tua foto sembrava un piatto elaborato (o forse lo è), ma tu rendi tutto alla nostra portata di miseri mortali con cucchiarelle alla mano. Bellissima preparazione meno male cà non sto là altrimenti ti facevo via tutto. Bacionssimi Tiziana

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Chiedo scusa a chi mi lascia un commento se vi chiedo questo passaggio di verifica, purtroppo il mio blog è invaso di centinaia di commenti "SPAM". Grazie di cuore se acconsentite.